Federazione

La Federazione Italiana Scuole di Karate nasce come conseguenza naturale di un percorso tecnico sportivo, per dare ai giovani un’opportunità agonistica che funga da continua verifica del loro livello di preparazione. La FEISKA non ha finalità esclusivamente agonistiche, ma si pone soprattutto obiettivi educativi, sociali e di interscambio tra culture diverse.

Dal 28 luglio 2018 è ufficialmente associata all’International Traditional Karate Federation.

Perché FEISKA?

  • Perché crediamo che un’organizzazione, anche piccola, possa rappresentare: cultura, condivisione, dignità.
  • Perché crediamo nella condivisione e nel rispetto delle idee dei singoli Maestri, Istruttori e Allievi
  • Perché insieme si possono cercare risposte, andando oltre i luoghi comuni, e nel rispetto di tutti.
  • Perché i principi del Karate non siano solo parole vuote, prive di significato.
  • Perché desideriamo fare delle competizioni in cui il rispetto sia alla base del confronto e la prestazione nasca da un lavoro serio ed equilibrato dove al centro c’è la persona e non il risultato.
  • Per creare una rete di scuole di karate che condividono gli stessi valori.

Efficacia, tecnica e cultura

La tecnica è tale solo quando è efficace, altrimenti non è nulla.
Le tecniche efficaci sono conseguenza di una grande cultura.
Cultura, tecnica e pratica contribuiscono a formare la persona.
La persona non ha più bisogno di tecnica. Bernardo “Dino” Contarelli

L’importanza dell’ Agonismo

FEISKA ha stabilito le categorie per le gare dal 14° al 35° anno di età per tre importanti motivi:

1° – mantenere l’originalità del KARATE in un mondo in cui si è perso il vero significato di BUDO.

       BUDO significa efficacia, ma rispetto dell’avversario, mantenendo un atteggiamento etico nella massima                       espressione di forza e velocità.

       Sotto i 14 anni tutto questo non è possibile.

       Sopra i 35 anni diventa fondamentale il principio contenuto nella regola seguente: “GAKU-JUTSU-DO”.

      – GAKU – significa: “studiare durante l’intero arco della propria vita”.

      – JUTSU – significa: “comprendere il corretto uso delle tecniche”; si deve essere sempre pronti  e sapere                           esattamente cosa fare.

      – DO – significa: “la pratica deve essere parte integrante della tua vita”.

Miyamoto Musashi, il famoso Samurai, espresse la sua massima efficacia dai 16 ai 30 anni di età. Successivamente si dedicò al miglioramento della mente e della spiritualità attraverso la pratica continua.

2° – sotto i 14 anni di età l’EDUCAZIONE è l’elemento determinante per aiutare i giovani a crescere nella                          consapevolezza del massimo impegno per diventare cittadini responsabili.

     – dai 14 ai 35 anni l’AGONISMO assume importanza fondamentale nella strutturazione della personalità.                     Attraverso il confronto con gli altri si può capire il proprio livello di preparazione e comprendere il vero                         significato di vittoria e sconfitta.

    – sopra i 35 anni: GAKU-JUTSU-DO – salute fisica e mentale.

3°- “REGOLE”: le regole della sicurezza, la protezione della salute fisica e mentale, la dignità, ci indicano che:

IL KARATE-DO NON E’ SOLO MEDAGLIE